martedì 31 gennaio 2012

In arrivo due nuovi modelli Harley: uno Sportster e un Softail

Verranno presentati tra due giorni alla convention di Dallas lo Sportster Seventy-Two e il Softail Blackline… e intanto in rete nessun rumors, o quasi.

Come da tradizione, Harley-Davidson, dopo aver lanciato la sua gamma a fine agosto, durante l’anno si riserva sempre di presentare uno o due modelli inediti in occasione degli eventi riservati ai dealer. Sembra proprio che non dovremo attendere molto per vedere due nuove entrate nel listino. Chissà però come mai quando viene annunciato l’arrivo sul mercato dell’ultimo modello di supersportiva (giapponese o europea poco importa) con 0,002 CV in più della sua precedente versione e “importanti modifiche” come il riposizionamento degli indicatori di direzione o il nuovissimo scarico a forma di coda di moffetta, tutti i rinomati siti di motori della rete pubblicano la notizia con enfasi, accompagnata dalle solite foto “rubate” (nel senso che sono gentilmente concesse dalla casa costruttrice, ma non si deve sapere in giro) con la moto camuffata (così che non si possa notare che è esattamente uguale alla precedente, salvo appunto i 5 euro di frecce nuove). Quando si parla dell’arrivo di nuovi modelli Harley però... il silenzio, o quasi. E dire che delle informazioni davvero “rubate” si potrebbero trovare in rete. Per cui a oggi, 31 gennaio, a pochi giorni dall’imminente Winter Dealer Convention di Dallas, dove verranno svelati, ancora nessun rumors sui due nuovi modelli H-D. Forse perché la maggior parte di questi rinomati siti sono frequentati dai soliti “sportivoni”, quelli che definiscono le Harley dei cancelli, ma alla fine non si capisce bene di che partito siano, visto che osannano le prestazioni dell’ultima super sport ma poi vanno in giro col T-Max… Senza contare che il mercato delle supersportive è al tracollo, con un bel -30% e numeri di vendite che ormai sono inferiori a quelli del settore custom. Nulla da dire a chi si compra l’ultima supersport per usarla in pista, ma ci si potrebbe chiedere quanti di quegli 8000 che nel 2011 hanno comprato questo tipo di moto (quasi 10.000 sono state le custom vendute in Italia nello stesso periodo) la stiano effettivamente usando in pista e non per fare i pirla sulle statali, vestiti come degli improbabili Stoner, con la tuta che tira sulla panza… un po’ come se tutti gli automobilisti italiani si interessassero solo a Ferrari e Porsche… mentre sappiamo benissimo tutti che la Punto WC (che sta per cesso) è l’auto più venduta…
nell’immagine, lo sportivone di turno che chiama le Harley dei cancelli…
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Tornando ai modelli in oggetto…
Come sempre i “giornalai” italiani aspettano il loro bravo comunicato, che verrà puntualmente inviato da H-D Italia, come sempre ottimamente tradotto e ricco di informazioni. Ormai il 90% dei siti di motori funziona così: c’è un “pupetto” sottopagato che ha il compito di “digerire” i comunicati, nel senso che pubblica ogni genere di news; l’importante è che lo faccia prima degli altri. Ovviamente ci sono le debite eccezioni e fa piacere constatare che in questo panorama di tristezza infinita, si distinguono almeno Pianeta Riders e il neonato sito di InSella, che hanno appena pubblicato due news come Dio comanda…
E dire che basta poco per scovare le novità. Ad esempio per uno dei due nuovi modelli H-D sarebbe bastato collegarsi al sito della California Air Resources Board, l’agenzia governativa che si occupa di protezione ambientale. Questo organo si occupa tra le varie cose di registrare i dati relativi alle emissioni di gas di scarico dei modelli in vendita in California e pertanto pubblica questi dati sempre con alcuni giorni di anticipo rispetto all’effettiva entrata sul mercato. È stato così anche per il Blackline e per la gamma 2012. Questo si chiama giornalismo….
Ma bando alle polemiche, ecco dunque quello che si è scovato in rete dei due nuovi modelli H-D:
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Sportster Seventy-Two
La conferma che questo modello sia in arrivo viene proprio dal sito della Carb. Qui di seguito i dati depositati. Ma in rete si trovano anche alcune immagini rubate da un presunto depliant in lingua francese. Le prime foto sono apparse sui blog americani di Cyril Huze e Motorcycle.com.
Dopo il successo del Forty-Eight arriva dunque il Seventy-Two, motorizzato con il noto 1200, che riprende le linee dei chopper anni Settanta in stile Frisco, con manubrio ape hanger, pedane avanzate, ruota anteriore da 21”, pneumatici Whitewall, numerosi dettagli cromati e colorazioni Candy. Il prezzo non dovrebbe discostarsi molto da quello del 48, dunque intorno agli 11.500 euro.
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Softail Slim
La seconda proposta si chiamerà Softail Slim, in pratica un Fat Boy dimagrito e rivisto in chiave bobber. La verniciatura e i molti dettagli in nero opaco ne fanno un candidato per entrare nella famiglia Dark Custom, di cui fanno già parte modelli come gli Sportster Iron 883, Nightster 1200 e Forty-Eight, i Dyna Street Bob e Fat Bob e il Softail Blackline. Dotazioni essenziali caratterizzano questo modello: sella singola, manubrio basso con traversino e scarico con silenziatori sovrapposti. Contrariamente al Blackline, che monta il Twin Cam 96 da 1584 cc, lo Slim sarà equipaggiato con il più recente 103 pollici cubi da 1690 cc. Vista l’essenzialità del modello, si potrebbe presumere che il prezzo possa essere sicuramente inferiore a quello del Fat Boy e di poco superiore a quello del Blackline. Azzarderemmo un prezzo quasi identico, ma vista la differente motorizzazione puntiamo su un 18.500-19.000 euro.
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mercoledì 18 gennaio 2012

Ultima Shovelhead in black

Per gli amanti dei motori classici e mai dimenticati della produzione di Milwaukee ecco un’ulteriore proposta direttamente dagli USA. Midwest Motorcycle Supply, distributore del marchio Ultima Products con sede a Pevely, in Missouri, ha presentato una nuova versione del suo motore Shovelhead, caratterizzato da una finitura nera. Ha una cilindrata di 96 c.i. (1584 cc.), la stessa che identifica i più recenti Twin Cam H-D, e misure di alesaggio e corsa di 3.625X4.625 in., pari a 92X118 mm. Il rapporto di compressione è di 9,5:1 e il propulsore utilizza pistoni forgiati e un volano a cinque pezzi anch’esso forgiato. L’accensione è una Single Fire di Dynatek.

16039-shovelhead-l Lo Shovelhead con finitura Black…

Lo stesso motore è ovviamente disponibile già da tempo nella finitura tradizionale con diverse parti cromate, ma questa versione nera farà la gioia degli amanti dei bobber e del look Matt Black o Dark Custom che dir si voglia.

ShovelheadEngine E quello in versione cromata…

Il pregio di questo motore, finitura a parte, sta nel suo look che richiama i mitici Shovelhead, i bicilindrici Harley prodotti dal ’66 all’84 caratterizzati dalle teste a forma di badile (Shovel appunto). Il look vintage si sposa però benissimo con la tecnologia moderna con la quale sono costruiti. Necessitano però di un po’ di manutenzione in più: i primi tagliandi sono a 150 miglia, 500, 1500 e 3000 miglia, dopodiché sono previsti ogni 3000 miglia (4800 km). Trovare i prodotti Ultima in Italia non è sempre impresa facile, ma un giro di telefonate tra le più note officine custom potrebbe dare buoni frutti. Se proprio non li trovaste, potete contattare direttamente l’azienda distributrice negli USA:
Midwest Motorcycle Supply
Tel. 1-800-325-3914 (solo dagli USA), 001 636-931-3200
e-mail: midwest@midwestmc.net
Web: www.midwestmc.net - www.ultimaproducts.com
Pagina Facebook: www.facebook.com/pages/Ultima-Products/145242165503347

martedì 17 gennaio 2012

Gli Swiss Harley Days 2012 si spostano a Brunnen

Come riportato anche dall’autorevole Corriere del Ticino, il quotidiano svizzero in lingua italiana, la prossima edizione degli Swiss Harley Days, si terrà, dal 6 all'8 luglio, non più a Lugano ma bensì a Brunnen, nel cantone Svitto (Schwyz). Gli Harley Days torneranno in Canton Ticino nel 2014.

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Alcune immagini dell’edizione 2010 a Lugano (foto Stefano Gadda)…
Swiss Harley Days 16th - 18th July 2010 - Lugano - Swiss  Harley-Davidson - FLSTC - Heritage Softail Classic 2006 - 2007
Harley-Davidson - FLSTC - Heritage Softail Classic 2006 - 2007  SHD2010_V 
Un evento che si ripete da 8 anni
La storia di questo evento risale ormai al 2004, quando, contestualmente alla costituzione della filiale svizzera di H-D, venne organizzata nella cittadina di Mogelsberg, comune del Canton San Gallo, la prima edizione degli Swiss National HOG Rally, che dal 2009, con l’edizione di Interlaken, hanno preso il nome di Swiss Harley Days. Dopo il successo dei primi eventi, la celebrazione avviene con l’edizione 2010, che è stata contemporanea al 19° European HOG Rally. All’epoca si registrarono un po’ di tira e molla con la municipalità di Lugano, tanto che in un primo momento giunse la notizia che il Municipio di Lugano fosse d’accordo per gli Swiss Harley Days ma avesse bocciato l’evento HOG europeo, spaventato dall'ipotesi di trovarsi con oltre diecimila moto in città e non tremila coma inizialmente convenuto. Ma tutto andò per il meglio, grazie anche al contributo del Ticino Chapter South Switzerland, e l’edizione 2010 registrò ben 15.000 presenze di harleysti e 40.000 visitatori. L’anno successivo, Lugano non si fece scappare l’occasione e senza troppi tentennamenti, diede subito l’ok per gli Swiss Harley Days, che infatti vennero annunciati già a settembre 2010, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del concessionario Harley-Davidson Switzerland a Lamone, in Ticino.

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E quelle del 2008 a Brunnen
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Per il 2012 appuntamento dal 6 all’8 luglio
Ma ora è tempo di cambiare e quest’anno, l’ottava edizione deglI Swiss Harley Days si terrà a Brunnen. A dire il vero sarebbe meglio dire ritornerà a Brunnen, dove infatti si svolse nel 2008 la quinta edizione dello Swiss National H.O.G. Rally, con oltre 25.000 visitatori. L’appuntamento è già stato fissato nella cittadina sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni. Come riportato anche da Radio Fiume Ticino, il cambio di località è stato reclamato dalla Svizzera tedesca e romanda. Si prospetta però una rotazione triennale per la città di Lugano: il prossimo raduno sulle sponde del Ceresio, pertanto, si terrà molto probabilmente nell'estate 2014.
Per chi volesse programmare l’evento con anticipo ecco un paio di link utili:
http://www.myswitzerland.com/it/brunnen.html
http://www.brunnentourismus.ch/
Il sito ufficiale della manifestazione invece sembra non essere ancora aggiornato, riportando le notizie relative all’edizione 2011, ma in homepage vengono comunque visualizzati la data e la location della prossima edizione 2012. Attendiamo aggiornamenti…
www.swiss-harley-days.ch
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mercoledì 11 gennaio 2012

Tra 10 giorni il Motor Bike Expo

La primavera è ancora lontana ma intanto… dal 20 al 22 gennaio, torna per il quarto anno a Verona il Motor Bike Expo, la rassegna internazionale dedicata alle moto e soprattutto al custom, con tante novità e alcune gradite conferme

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Il Motor Bike Expo si presenta per l’edizione 2012 (la quarta a Verona) con tante nuove proposte, dedicate soprattutto agli amanti del custom, settore in cui è leader a livello europeo, ma non solo. Spazio infatti anche al turismo su due ruote, con un’area appositamente allestita, denominata Motor Bike Travel, rassegna specializzata dedicata al mototurismo in tutti i suoi aspetti. Molte saranno le novità e le conferme di questa edizione 2012, che si terrà a Verona dal 20 al 22 gennaio.

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A Verona anche il Bike Show internazionale per le moto Custom
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, la nota azienda di prodotti after market dedicati alle Harley-Davidson e alle custom in generale, organizza, insieme allo staff di MBE, la tappa italiana dell’International Bike Show Series, che include eventi negli Stati Uniti e in Germania. Il Bike Show è un concorso di bellezza tra moto.
Le categorie sono:
Championship Class, rivolta a  moto custom artigianali, con nessuna restrizione o regola di design da rispettare. È la classe più spettacolare, dove i costruttori sono liberi di esplorare e spingersi oltre i limiti di ciò che rende una moto custom.
Modified Harley Class; in questa categoria il telaio e il motore devono essere originali Harley-Davidson, ma può essere apportata al telaio, al motore o alla carrozzeria qualsiasi modifica.
RevTech Performance Class, dedicata a moto costruite su qualsiasi base di motore Revtech
Jammer Old School Class, per moto che rappresentano lo stile di vita retro e old school.

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Tanti ospiti stranieri, ci sarà anche Jesse James
Molti, come sempre, i nomi degli ospiti stranieri. Per chi conosce il mondo del custom questi nomi sono già noti. Per chi non mastica molto questa materia, il Motor Bike Expo sarà l’occasione per conoscere questi personaggi, talvolta eccentrici, e le loro realizzazioni. Il Motor Bike Expo è infatti da anni la vetrina del custom mondiale, preferita da personaggi come Marcus Walz, Roland Sands, Jeff Decker, Russell Mitchell, Arlen Ness, Battistinis, Hoghtech, Paul Yaffe, Cole Foster, Danny Schneider di Hardnine Chopper e tanti altri, che hanno presentato a Verona le loro creazioni, in un evento che rappresenta una tappa importante ed imperdibile nell’agenda dei grandi cultori del mondo custom. A Verona tornerà anche dopo tre anni il californiano Jesse James, che non è solo conosciuto per essere l’ex marito dell’attrice Sandra Bullock, ma è anche e soprattutto uno dei più noti customizer a livello mondiale Tra gli ospiti nuovi invece, al Salone veronese si potranno incontrare altri miti di questo mondo, come Laurent Dutruel di Zen Motorcycles, Bryan Schmike di TPJ Custom, Jim Nasi Customs, Rick Fairless di Strokers Dallas, Cycle Kraft, Kirk Taylor di Custom Design Studios, Uwe Ehinger di Ehinger Kraftrad, Christian De Kant di DK Motorrad.

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Protagonisti gli italiani e la cultura custom, a due, ma anche quattro ruote!
E gli italiani? Ovviamente non mancheranno tutti i migliori rappresentanti dell’ormai affermata scuola italiana, tra cui basta citarne uno: Abnormal Cycles, che l’anno scorso ha presentato a Verona in anteprima mondiale la sua Union, un’Harley sidecar d’epoca fresca vincitrice anche del premio Best of Show al Bike Show di EICMA Custom. E proprio un’azienda italiana porterà a Verona anche un chopper gigante che nella prima giornata dell’expo stabilirà il nuovo record mondiale per dimensioni ed entrerà nel Guinness Worl Records. A realizzare questo mostro meccanico, un’equipe di quattro persone coordinate da Fabio Reggiani della Regio Design di Barco di Bibbiano (RE) che da quattro mesi lavora a questo progetto, ormai in dirittura d’arrivo. Infine, anche gli appassionati del mondo custom a quattro ruote avranno molto da gustare. Il Rumblers Car Club ha scelto il Motor Bike Expo per presentare l’approccio e lo stile con cui alcuni appassionati riescono a far “rinascere” vecchie auto americane e nei tre giorni della manifestazione trasformeranno “on stage” radicalmente una Dodge Coupé del 1948.

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Non manca proprio nulla alla ricetta del Motor Bike Expo, che si terrà a Verona Fiere dal 20 al 22 gennaio 2012. Apertura al pubblico: ore 9.00 – 19.00
Biglietto d’ingresso: Euro 16,00
www.motorbikeexpo.it
Prevendita su www.ticketone.it

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Per scaldarti in moto… attaccati alla spina!

L’inverno è ancora lungo ma per gli irriducibili, quelli che vanno in moto non solo in città, ma la usano e ci viaggiano come in estate e magari stanno anche pianificando un bel raduno invernale tipo Elefantentreffen, il normale abbigliamento tecnico spesso non basta per fronteggiare i rigori invernali. Da qualche anno esistono sul mercato i capi riscaldabili, che permettono ai motociclisti di continuare a viaggiare anche quando le temperature scendono al di sotto dello zero. La “magia” avviene per mezzo di resistenze elettriche inserite all’interno del capo e alimentate dalla batteria della moto o da altre fonti di energia come batterie portatili. Troppo ingombrante? Sicuramente non più di tanti strati di abbigliamento non riscaldato…

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la proposta più calda per gli Harleysti                                                                                           € 329
Harley-Davidson propone per l’inverno una serie di capi riscaldati della collezione Core, dedicati come sempre all’uomo ma anche alle temerarie compagne di viaggio. Il capo principale è la Dual-Source Heated Jacket Liner, giacca in tessuto poliestere per l’86%, spandex 6%, pile 8% e fodera in polymesh, da utilizzare sotto la normale giacca da moto. Peculiarità di questo capo è il riscaldamento interno che si attiva grazie a 5 pannelli Gerbing Microwire. La fodera si riscalda collegandosi alla batteria della moto oppure a quella al litio ricaricabile, venduta separatamente al prezzo di 126 euro e dotata di controller incorporato con telecomando per cambiare le impostazioni su tre livelli di potenza della temperatura. Le taglie della giacca vanno dalla S alla 3XL per l’uomo e dalla XS alla 2XL per la donna.

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Mani e piedi sempre al caldo                                                                                                          € 272
Quando si viaggia in moto le parti più importanti da tenere al caldo sono mani e piedi. Questo non solo perché le estremità sono le prime a raffreddarsi ma anche perché a mani e piedi sono demandate le operazioni di controllo del mezzo. Ancora più importante di una giacca quindi, sono i guanti riscaldabili. H-D propone i Dual-Source Heated Gloves, guanti in vera pelle con fodera in pile tricot. Una membrana esterna in tessuto tecnico Aquarex li rende impermeabili e traspiranti, mentre all’interno agisce il sistema di riscaldamento su ogni dito. Anche in questo caso è possibile collegare i guanti direttamente all’impianto di alimentazione della moto oppure alla batteria al litio ricaricabile, posizionata in una piccola tasca con cerniera. La terza soluzione è collegarli “in rete” a un altro capo come la giacca. Le taglie vanno dalla S alla 3XL per l’uomo e dalla XS alla XL per la donna.

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Una piccola centrale elettrica facile da usare
Per connettere i capi alla batteria o tra di loro sono disponibili diversi accessori. Il Battery Charger Kit per giacca e guanti è una batteria ai polimeri di litio ricaricabile dotata di controller incorporato con telecomando per cambiare le impostazioni su tre livelli di potenza della temperatura ed è venduta, con il caricatore, al prezzo di 126 euro. Per chi invece volesse collegare l’abbigliamento alla batteria della moto c’è il semplice Connecting Harness, cavo di collegamento tra la batteria e l’interruttore, che costa decisamente meno: 25 euro. Per i più esigenti c’è anche il Dual Control Thermostat, che regola il calore su due capi riscaldati in maniera indipendente, venduto a 127 euro. Numerosi altri pezzi servono qualora si volesse collegare un capo all’altro, ma in questo caso la spesa è contenuta.

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Senza il blasone si risparmia qualcosa
Un’azienda che è stata pioniere dei capi riscaldati già quasi una decina di anni fa è la Klan, che in origine produceva abbigliamento riscaldato per altre applicazioni ma ha dirottato la sua esperienza nel settore moto. Dispone pertanto di una gamma completa di capi riscaldabili, che oltre al sistema di resistenze elettriche utilizzano la tecnologia HADS (Hot Air Distribution System), la quale permette la distribuzione uniforme del calore all’interno del capo d’abbigliamento attraverso specifici flussi d’aria. Purtroppo l’azienda non produce più la HS-Jacket, una vera e propria giacca da moto in Cordura dotata di giubbino in pile staccabile, quest’ultimo termoriscaldabile. Il catalogo dispone però di diverse sottogiacche e gilet da indossare sotto il normale abbigliamento tecnico, tutti dotati del sistema di riscaldamento elettrico, che può essere alimentato da una batteria esterna ricaricabile, a dire il vero non molto ingombrante ma comunque sempre di troppo quando si viaggia in moto, o direttamente alla batteria della moto.

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Sottogiacche, guanti, calze, il guardaroba completo elettrico
Il capo principale è la Hot Inner Jacket, sotto giacca riscaldato, disponibile nelle taglie dalla XS alla 4XL a 165 euro per l’uomo e dalla XS alla 2XL a 155 euro per la donna. Vasta poi la gamma di guanti, con ben 10 modelli e prezzi da 110 a 250 euro, a cui si aggiunge anche un paio di sottoguanti venduti a 90 euro. Stesso prezzo per le calze, da indossare sopra le comuni calze. Rispetto ai modelli venduti fino a qualche anno fa, sono stati perfezionati e oggi hanno il termostato a due intensità, in modo da variare la quantità di calore diffusa, e una batteria di dimensioni più contenute. Alcuni modelli di guanti più costosi, come l’Independent, sono forniti di serie con le batterie e con termostato a tre livelli di potenza per altrettante temperature.

INDEPENDENT UNDER GLOVES

Assicurazioni: quando la colpa è dei furbi

A quanto pare la crisi che l’Italia sta attraversando non ha cambiato le abitudini di certi furbetti, anzi semmai la minore disponibilità economica dei singoli ha fatto sì che certe pratiche siano sempre più utilizzate dai poco virtuosi. Uno dei problemi maggiormente sentiti dai motociclisti è il rincaro delle polizze assicurative, il più delle volte immotivati e ingiusti, ma è anche vero che spesso sono in parte conseguenza delle truffe compiute ai danni delle compagnie.

RC auto

Una ricerca dai risultati preoccupanti
A dare una prova tangibile di quanto siano comuni i tentativi di frode alle assicurazioni è Facile.it (www.facile.it), il principale comparatore online di polizze RC, che ha analizzato le richieste di copertura RC auto e moto giunte al sito negli ultimi dodici mesi, scoprendo che il 3% di queste nascondeva un tentativo di truffare la compagnia. Certo la percentuale non è altissima, ma comunque significativa. I tentativi di truffa dunque non sono solo legati agli incidenti “inventati” o a quelli reali che vengono magicamente trasformati in sinistri più gravi, spesso purtroppo con la complicità di (pochi) meccanici o carrozzieri, ma si ritrovano anche al momento di stipulare la polizza RC auto o moto. Se “solo” ogni cento incidenti segnalati alle autorità in media due sono falsi, la situazione si complica ulteriormente considerando tutte le manomissioni alla documentazione che giungono alle compagnie assicurative.

VIGNETTA

Fantasia italica
Come sempre in Italia c’è il solito furbetto del quartierino che crede di essere più scaltro degli altri e come al solito per colpa di pochi ci vanno di mezzo tutti. Per fortuna però, il furbetto spesso si muove incautamente e le sue bravate non passano inosservate. Il principale documento che si prova a modificare quando si richiede una copertura assicurativa è il certificato di residenza, nel 40% dei casi: qualcuno è arrivato a inventarsi persino lo stemma del Comune, oltre che i dati e le cariche dei responsabili amministrativi. Seguono, con il 38%, i falsi attestati di rischio con indicazioni scorrette in merito al numero dei sinistri causati negli ultimi cinque anni assicurativi.

Tototruffa

Identità inventate
Nel 17% dei tentativi di frode a essere modificata è la carta d’identità: nelle fotocopie inviate i truffatori manomettono la città di residenza, che magicamente si sposta in città più “virtuosa” (spesso del Nord Italia). Nel restante 5% troviamo documenti di varia natura, tra cui i libretti di circolazione, di cui si vanno a modificare sia i dati del veicolo, sia quelli del proprietario.

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Qualcosa di muove
Benché tentativi di questo tipo provengano da tutte le regioni d’Italia, le aree in cui si concentra il maggior numero di frodi sono le stesse in cui i premi assicurativi sono più elevati. Questo è, purtroppo, un circolo vizioso; un alto numero di frodi porta le compagnie ad avere tariffe più alte e così i soliti furbi si sentono in dovere di cercare di ovviare a questi costi. L’ente preposto ai controlli nel settore delle assicurazioni è l’l’Isvap, che per fortuna sta intervenendo per sottolineare la gravità di questo fenomeno, che nel 2009 ha avuto un’incidenza di 83.000 casi e che si ripercuote su chi paga onestamente la propria assicurazione.