Allarme dei sindacati. ACACIA EDIZIONI: dal 16 febbraio 26 tra giornalisti e impiegati vanno in cassa integrazione. A rischio 9 mensili su 30.
A breve qualche commento personale in più. più che altro sulle ultime fallimentari gestioni di Acacia e Today, che potrebbero tranquillamente chiamarsi Camorra e Mafia, per come agiscono. E come al solito nessuno fa niente. Per ora la notizia, riportata anche qui
Milano, 9 febbraio 2010. A tutela della professionalità dei lavoratori di Acacia Edizioni (casa editrice milanese che pubblica una trentina di mensili), le rappresentanze sindacali desiderano informare i colleghi e gli operatori del settore che da aprile probabilmente non troveranno più in edicola le seguenti testate pubblicate da Acacia Edizioni:
FREEWAY, KUSTOM, ROCKSOUND, ROCKSTAR, GROOVE, KISS ME!, MEGA TUNING, DIMORE
Vi spieghiamo perché:
- dal giorno 16 febbraio 2010, 26 tra giornalisti, impiegati e grafici delle riviste citate verranno collocati in cassa integrazione e le testate saranno proposte in vendita o in affitto, per decisione del curatore fallimentare. Questo perché l’affitto di ramo d’azienda della ex-Today Spa (che pubblicava le testate in questione ed è fallita nel dicembre 2008) è terminato anzitempo per inadempienze contrattuali da parte di Acacia Edizioni e per i dubbi sulla effettiva volontà di rilancio delle riviste espressi dal curatore fallimentare.
- a ciò si aggiunge che nel gennaio 2010 Acacia Edizioni ha richiesto la cassa integrazione per 10 dipendenti non giornalisti, attivandola poi per sei di loro, nonostante il parere nettamente contrario dei sindacati. Vista l’esiguità delle risorse aziendali, ampiamente sotto organico, tale scelta non può che peggiorare una situazione già gravemente compromessa da una gestione aziendale che definire dilettantistica è generoso (raccolta pubblicitaria quasi azzerata anche a causa all’allontanamento dei venditori dall’azienda, riduzione delle tirature, distribuzione carente, riduzione degli organici ed emorragia di dipendenti, collaboratori e fornitori esasperati dai lunghissimi ritardi nei pagamenti).
- tutto questo, inoltre, all’interno di un vasto quadro di evasione contributiva nei confronti degli enti socio-assistenziali di categoria (INPS, INPGI, CASAGIT, fondi TFR, quote sindacali).
Il paradosso è che la dirigenza di Acacia Edizioni parla di “rilancio” e ventila “acquisizioni” di nuove testate quando, in realtà, tutto indica un grave stato di crisi.
Il Comitato di redazione di Acacia Edizioni - FSNI
La Rappresentanza sindacale unitaria di Acacia Edizioni – SLC CGIL
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