La Iron 883 è l’ultima arrivata nella famiglia Dark Custom e confermando le doti della piccola Sportster 883, aggiunge un’estetica essenziale ma accattivante e un look tenebroso, a cui corrisponde però un mezzo dalla guida facile e intuitiva, adatto per i neofiti, ma divertente per tutti
Testo di Lorenzo Rinaldi
Foto di Stefano Gadda, Marco Guariglia
Nella famiglia Dark Custom di Harley-Davidson c’è un nuovo arrivato: si chiama Iron 883 e completa la già ricca scelta di questi modelli caratterizzati dall’ampio uso della vernice nera che ricopre il motore e dalle finiture altrettanto “dark”, in sostituzione delle classiche cromature. Dopo la Night Train e la Cross Bones, della famiglia Softail, le Street Bob e Fat Bob della famiglia Dyna, la Night Rod Special della famiglia VRSC e la Sportster Nightster 1200 presentata solo poco più di un anno fa come MY2008, è ora la volta per la più piccola di Casa Harley di vestirsi con l’abito scuro della festa, quello appunto “Dark”.
La Iron 883 è dunque il settimo modello della famiglia Dark Custom, una nuova generazione di moto dal look minimalista, pronte sempre e comunque per essere personalizzate con accessori in tema, la cui caratteristica non è quella di riflettere la luce con le cromature ma di assorbirla. Un modo sicuramente originale di concepire il mondo Harley, ma altrettanto ricco di fascino rispetto a quello “classico” fatto di cromo scintillante, un nuovo filone dunque ma ispirato al passato, quando le moto che andavano per la maggiore erano i bobber neri con vernice opaca.
Inoltre la nuova proposta Harley, ancora di più delle altre Dark Custom, che ultimamente hanno riscosso un discreto successo anche tra i “newcomers” del marchio H-D grazie anche al prezzo base alquanto competitivo (e non è una battuta), è destinata a un pubblico di giovani neofiti, grazie alle apprezzate qualità di guida dei modelli Sportster, e in particolare della 883, che rimangono immutate.
Cattiva fuori…
Per Harley-Davidson, Dark significa tutto ciò che non è lucido o colorato, intendendo con questa terminologia un prodotto interamente personalizzabile, con cromature ridotte al minimo e accessori verniciati di nero; questo concetto però non implica necessariamente l’impiego della sola colorazione nera, anche se molti particolari sono effettivamente verniciati in questo colore, e infatti tutti i modelli di questa famiglia sono disponibili anche in diverse tinte, seppur selezionate. La Iron 883 non fa eccezione e la sua anima Dark viene espressa non solo nella colorazione Black Denim, ma anche in quella Brilliant Silver Denim, altrettanto sobria e minimalista; il prezzo della Iron non cambia con il colore, 8.500 euro, 200 in più della XL883 Standard, rispetto alla quale offre però offre un look ancora più personale, caratterizzato dall’immagine “total black”, con diversi particolari neri e la verniciatura a polvere estesa su tutto il motore. Nel dettaglio la nuova Iron presenta una forcella dotata di soffietti, proprio come la Nightster 1200 con la quale è chiara la stretta parentela, mentre la verniciatura nera è estesa a diversi particolari quali il faro anteriore, i cerchi in lega da 19 e 16 pollici per avantreno e retrotreno, ma anche il manubrio drag bar dalla piega comoda e intuitiva, così come la puleggia della cinghia e i fregi del parafango posteriore.
La verniciatura a polvere nera ricopre invece tutto il motore, inclusi i carter e l’air box, mentre gli altri elementi distintivi di questo particolare modello sono le pedane più centrate, il parafango posteriore tagliato in stile bobber con la sella monoposto ribassata e l’impianto di illuminazione posteriore “all’americana”, con le luci di stop e posizione integrate negli indicatori di direzione, altra caratteristica ereditata dalla Nightster, che dona al retrotreno della Iron un look unico; certo il modello in vendita negli Stati Uniti, proprio come la XL 1200N, ha addirittura il porta targa laterale (più bobber di così!), che lascia completamente in vista il pneumatico da 150 mm, ma anche nella versione europea il “didietro” della Iron fa la sua bella figura, soprattutto quando cala la notte e la piccola 883 non corre certo il rischio di non essere vista.
Per il resto rimangono le note caratteristiche del modello 883, con il suo V-Twin Evolution dotato di iniezione elettronica sequenziale ESPFI, di serie ormai dal 2007, fissato al telaio tramite supporti elastici per ridurre le vibrazioni. Dunque dal punto di vista tecnico non ci sono sostanziali rivoluzioni. Il propulsore eroga una coppia massima di 70 Nm a 3.750 giri ed è supportato da un cambio a cinque rapporti con trasmissione finale a cinghia rinforzata in fibra di carbonio. Ciclistica semplice con un telaio tubolare, doppi ammortizzatori posteriori, forcella da 39 mm e impianto frenante composto da due dischi di 292 mm, quello davanti con pinza a due pistoncini, quello dietro solo a uno. Con la 883, la Iron condivide anche gli aggiornamenti presentati per il MY2009, dunque un parafango anteriore più slanciato e dal profilo ribassato e una rivisitazione delle sospensioni posteriori. Cambia solo il look insomma, ma il resto rimane fedele alla tradizione.
…docile alla guida
La piccola 883, nonostante il look dark, è tutt’altro che minacciosa nell’aspetto, che induce confidenza, sensazione amplificata una volta in sella. Sulla Iron 883 ci si trova seduti da terra a soli 643 mm, anche se poi in realtà una volta scesi la sella è alta 668 mm. Di contro occorre fare un minimo di abitudine a una posizione di guida che, soprattutto per chi supera il metro e ottanta, comporta l’avere un po’ le ginocchia “in bocca”, una posizione però cara agli amanti dei bobber e che tutto sommato non si rivela troppo faticosa per le gambe. La sella è piuttosto rigida ma confortevole e la braccia assumono una postura naturale e per nulla affaticante, grazie alla naturale piega del manubrio, davanti al quale spunta l’essenziale strumentazione composta dal solo tachimetro, che include anche la spia per l’antifurto Smart Security System, di serie anche sulle Sportster già dal 2008.
Comodo il cavalletto che rientra velocemente e piuttosto pratico da azionare, così come la regolazione degli specchi, anche se il corto supporto non consente un campo d’azione molto ampio e basta a malapena per vedere appena al di là delle spalle. Le pedane riposizionate, ora più centrate, consentono un’immediata presa di contatto con i comandi a pedale, anche se in questo caso si sarebbero preferite un pelo più avanzate, ma solo per avere le gambe un po’ meno rannicchiate, mentre durante le manovre da fermo intralciano un po’ i movimenti, finendo irrimediabilmente per colpire gli stinchi; a questo si aggiunge il dettaglio che sono sì ripiegabili ma non hanno la molla di ritorno, quindi è facile partire con una delle due pedane sollevate, situazione che se è tutt’altro che incontrollabile per un esperto, può mettere un po’ in crisi il neofita che non sa più “dove mettere i piedi” e con lo sguardo va a cercare “dove diavolo sono finite le pedane”, distraendosi dalla guida. Da fermo le manovre avvengono facilmente, anche se, nonostante le dimensioni tutto sommato ridotte, l’interasse supera comunque il metro e mezzo, come sui modelli 1200, e si sente la mancanza solo di un raggio di sterzo un po’ più contenuto. Anche il peso di quasi 260 kg in ordine di marcia non è certo da record ma, un po’ come su tutte le Harley, è inutile dire che in movimento sembra di guidare una moto con un quintale di meno di stazza. Una volta ingranata la prima, che entra dolcemente, il motore prende giri con regolarità, pur senza eccessivo vigore; ha un’erogazione lineare e anche i rapporti superiori del cambio vengono infilati uno dietro l’altro senza alcun impuntamento, sebbene l’elasticità del motore e la coppia di 70 Nm erogata a soli 3.750 giri consentano di viaggiare in tutta tranquillità anche nei rapporti più alti, senza l’uso frequente del cambio; si può dunque “trottare” in quinta anche a meno di 40 km/h, con il motore che riprende progressivamente e senza strappi. Anche la frizione è molto morbida nell’azionamento, sebbene la leva necessiti di una accurata regolazione, croce e delizia delle frizioni a cavo; come spesso accade infatti, su alcuni modelli da noi provati la frizione staccava troppo presto, mentre su altri lo stacco era semplicemente perfetto, altrimenti che gusto c’è? A livello di comfort si apprezza l’efficace smorzamento delle vibrazioni, mentre le pulsazioni del motore, così come il sound emesso dagli scarichi “Shorty” gemellati e cromati, si avvertono quel tanto che basta per ricordare che si è a bordo di un’Harley ma non danno mai fastidio.
La ciclistica, pur non essendo nata per la guida sportiva, accetta abbastanza di buon grado anche la guida un po’ irruente; in curva l’avantreno, anche grazie a un’inclinazione del cannotto di sterzo contenuta in meno di 30°, risponde bene e non occorre anticipare l’ingresso in curva, grazie anche all’intuitiva piega del manubrio che consente un perfetto controllo del mezzo. Le pedane però strusciano presto a terra ma in perfetta sicurezza, dato che sono provviste di lunghi piolini di avvertimento. Meno rassicurante è invece la potenza del freno anteriore; l’azione frenante al minimo tocco della leva è immediata, dolce e modulabile, ma imprimendo più forza non corrisponde un aumento della potenza frenante e anche strizzando a dovere la leva la frenata non è certo entusiasmante. Un doppio disco anteriore, come sulla 883R, avrebbe sicuramente migliorato la situazione e il discorso vale un po’ per tutte le Sportster monodisco. Più energica invece l’unità posteriore, che tende un po’ al bloccaggio ma si rivela potente ed efficace, tanto da rendersi praticamente indispensabile quando si vogliono accorciare gli spazi d’arresto o in situazioni dove occorre un po’ di mordente in più.
La relativa poca esuberanza dell’impianto frenante, così come una ciclistica facile sono però caratteristiche che fanno amare tutte le 883, e sicuramente anche la Iron, dal pubblico di neofiti.Una volta apprezzato il look della Iron e la sua guidabilità, e bastano davvero pochi minuti in sella, verrebbe quasi voglia di avere una quindicina di cavalli in più, oltre a una frenata un po’ più decisa, e con queste caratteristiche sarebbe davvero la H-D per tutti, ma in fondo è “solo” una 883, una moto nata per esplorare il mondo Harley, semplice, intuitiva e facile da guidare e a tutti piace proprio per queste qualità, che dunque è meglio non snaturare.
D’altronde la famiglia Dark Custom ultimamente si è decisamente allargata e dunque una volta apprezzate le doti di questa Iron il passo verso un modello di maggiore cilindrata potrebbe essere più facile del previsto. La Iron 883, come annunciato, viene proposta a 8.500 euro in due tonalità: quella Black rispecchia forse di più il carattere della Iron, ma quella Silver, creando un piacevole contrasto con la verniciatura a polvere del motore, non sminuisce l’immagine dark e dunque rappresenta molto più di un’alternativa al “solito” nero.
Come sempre gli accessori sono moltissimi ma Harley-Davidson è riuscita a facilitare chi per la prima volta si trova di fronte al ricco catalogo after market della Casa di Milwaukee, semplificando la scelta e proponendo tre interessanti pacchetti opzionali, dai prezzi differenti, che includono anche l’abbigliamento dedicato. In questo modo, chi fosse alla sua prima Harley (o perché no, anche alla sua prima moto) può andare a casa con tutto il necessario per gustarsi la sua nuova Iron. I tre kit hanno nomi molto evocativi e in linea con l’immagine selvaggia della Iron: il kit Wild per 280 euro offre il sellino e le pedane passeggero, il mantenitore di carica Global e il kit di pulizia Harley Care, che include diversi prodotti di pulizia e cosmesi per la moto; il kit Outlaw, a 600 euro, aggiunge il casco Aviator e il kit per la pulizia Bike Wash, che comprende spugne e tutto quanto occorre per applicare i prodotti sulla moto, mentre al posto del semplice strapuntino per il passeggero viene offerta la sella a due posti Badlander; il kit Renegade, il più completo, costa 1.030 euro e include tutti gli accessori previsti nel kit Outlaw e anche il giubbotto in pelle Reflective Skull e i guanti Torque Full Finger Gel. A conti fatti, con meno di 10.000 euro si entra di diritto nel mondo Harley-Davidson, abbigliamento compreso, con un mezzo carico di fascino, facile da guidare e bello da vedere, ma che non necessita di particolari attenzioni o cure maniacali, proprio come deve essere una vera custom.
L’articolo sarà pubblicato su
Bikers Life di giugno 2009
SCHEDA TECNICA
Dati anagrafici
Costruttore: Harley-Davidson Vehicle and Powertrain, 11401 N Congress Ave, Kansas City, MO 64153 (USA), www.harley-davidson.com; Importatore: Harley-Davidson Italia; viale delle Industrie, 10/17 – 20020 Arese (MI), tel. 02 9345441, http://www.harley-davidson.it/; modello: Iron 883; prezzo chiavi in mano: 8.500 euro; omologazione: Euro 3; garanzia: 2 anni chilometraggio illimitato; colorazioni: Black Denim, Brilliant Silver Denim
Dati tecnici
Motore
Tipo: Evolution bicilindrico a V di 45°, 4 tempi, raffred. ad aria, distribuz. ad aste e bilancieri con 2 valvole in testa; alesaggio x corsa: 76,2 x 96,8; cilindrata: 883 cm3; rapporto di compressione: 9:1; lubrificaz.: a carter secco; alimentaz.: iniezione elettronica sequenziale (ESPFI); accensione: elettronica; imp. di scarico: terminali Shorty gemellati cromati con catalizzatore; potenza max: n.d.; coppia max: 70 Nm (7,14 Kgm) a 3.750 giri/min.
Trasmissione
Primaria: a catena, rapporto 34/57; secondaria: a cinghia, rapporto 28/68; frizione: multidisco in bagno d’olio; cambio: a 5 rapporti
Ciclistica
Telaio: tubolare a doppia culla chiusa in acciaio; avancorsa: 117 mm; inclinazione cann. sterzo: 29,6°; sosp. ant.: forcella telescopia di 39 mm Ø; escursione ruota ant.: 92 mm; forcellone: in acciaio a sezione rettangolare; sosp. post.: ammortizzatori idraulici con precarico molla regolabile; escursione ruota post.: 41 mm; cerchio anteriore: 2.15x19" in lega d’alluminio a 13 razze verniciato di nero; cerchio posteriore: 3x16" in lega d’alluminio a 13 razze verniciato di nero; pneumatico ant.: Dunlop D401F 100/90-19 57H; pneumatico post.: Dunlop D401 150/80B16 71H; freno ant.: disco singolo di 292 mm Ø con pinza a 2 pistoncini; freno post.: disco singolo di 292 mm Ø con pinza a un pistoncino
Dimensioni e pesi
Lunghezza: 2.255mm; larghezza: 821 mm; altezza: 1.107 mm; altezza sella: 643 mm; luce a terra: 120 mm; interasse: 1.510 mm; peso a secco: 251 kg; capacità serbatoio: 12,5 litri; capacità serbatoio lubrificante: 3,4 litri
Prestazioni
Consumo urbano: 5,23 l/100 km (19,1 km/l); consumo autostradale: 3,92 l/100 km (25,5 km/l)
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